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Nel pomeriggio dell'8 gennaio
2010, a ventiquattro ore dalla morte di Tete Rusconi,
Andrès Tanguito Cejas, un amico ballerino, trova
Osvaldo Zotto riverso sul pavimento nella sua casa di
Boedo. Chiama l'ambulanza ed avverte un ballerino che
sta nelle vicinanze, Ricardo Franquello. Gli infermieri
scuotano subito il capo, il cuore di Osvaldo Zotto si
è fermato, la causa più probabile é
un infarto. Nato il 14 maggio 1963 non aveva ancora
compiuto 47 anni. Le sue spoglie sono state vegliate
in una casa funebre in Ramiro de Velazco 1078 a Villa
Crespo, dove Tete Rusconi era appena stato portato via.
Con suo fratello più
grande, Miguel Angel, che ha ora 51 anni, sono cresciuti
a Vicente Lopéz, a 16 chilometri da Buenos 1
Aires. Il nonno era un ballerino, il papà ballerino
e attore. Insomma una vita che sembrava avere una sua
strada già tracciata.
Miguel Angel ha cominciato a studiare il tango a 17
anni con diversi insegnanti. Nel 1979 il suo incontro
con Rodolfo Dinzel è stato importante. Dinzel
non inventa i ballerini, li porta a migliorare lo stile
che fa già parte del loro tango. Ora non é
più un caso unico ma neppure troppo diffuso se
ci guardiamo attorno.
Tra Miguel Angel e Juan
Carlos Copes c'era una buona amicizia. Non si può
dire che Copes sia stato il maestro di Miguel Angel,
ma certamente con il suo esempio lo ha spinto verso
il tango spettacolo. Copes aveva già organizzato
un lungo show di successo a Brodway nel 1962 e nel 1983
ancora a Brodway il suo spettacolo Tango Argentino è
stato un avvenimento fondamentale nella storia del tango.Lo
spettacolo viene rinnovato nel 1986 ed ha la durata
i 4 anni, Miguel Angel è uno dei protagonisti
assieme a Milena Plebs.
Miguel Angel aveva riflettuto su un suo progetto, quel
Tango x 2 che è andato in scena nel 1989 con
lo stesso Copes e ballerini come Pepito Avellaneda e
Antonio Todaro. Osvaldo faceva parte della compagnia,
lavorava soprattutto nella programmazione e nell'agenda.
Non sapeva ballare, ma era giovane ed era circondato
da maestri di grande bravura. Pepito Avellaneda e Antonio
Todaro se lo sono amichevolmente conteso. Poco più
di un anno dopo, a 27 anni, nella sua vita irrompe Mora
Godoy, ballerina e dotata di una creatività strabiliante
nel tango spettacolo.
L'incanto si interrompe quando nel 1996 Miguel Angel
manda in scena uno spettacolo memorabile Perfumes de
Tango. Osvaldo è tra i ballerini ma con una nuova
partner, Lorena Ermocida. Il paragone fra le due donne
è difficile ed a noi non intressa. Si può
dire che Lorena viene dalla danza classica, è
bella e balla il tango in modo perfetto.
Osvaldo e Lorena volano
verso un successo scandito da spettacoli quasi quotidiani.
Per la RAI elaborano un documentario semi.didattico
" Tango a passo di ". Subito dopo arriva il
loro trionfo: l'orchestra sinfonica del Hollywood Blow
li invita a Los Angeles davanti ad un pubblico di 50
mila persone. A breve distanza è l'invitato d'onore
al festival "Buenos Aires Tango en France 2"
al Teatro Nazionale Chaillot di Parigi.
Julio Iglesias nel 1999 li porta via dal tango. Osvaldo
e Lorena accettano di entrare nel suo show come ballerini
e girano da tutte le parti del mondo. I pareri su questa
scelta sono discordi anche perchè come cantante
di tango Iglesias chi é? Ma forse l'ingaggio
é stato tale da anestizzare tutti i dubbi.
Quando tornano al tango
quotidiano sembra che i rapporti fra Osvaldo e Lorena
siano sempre molto belli. Forse non é proprio
così dopo qualche tempo ma non spetta a noi approfondire
le vicende della loro vita. E' un fatto che nel 2008
Osvaldo Zotto non balla più con Lorena Ermocida
ma con Gisele Avanzi, una ballerina argentina che viene
dalla danza classica, contemporanea e infine approda
al tango. Il suo curriculum è lunghissimo e sottolinea
una sequenza di avanzamenti professionali.
Da un blog italiano di
malenamil che me l'ha permesso, pubblicato il 9 gennaio,
strappo qualche riga straziante alla quale non si vorrebbe
mai credere:
Osvaldo era con me nel velatorio di Carlos Gavito,
a luglio del 2005. Eravamo soli nella stanza, davanti
al letto matrimoniale dove era disteso il corpo di Carlos.
Osvaldo singhiozzava. Si é voltato verso di me:
ecco, questa é la morte- mi ha detto con rabbia-
ecco come dobbiamo finire.
(
aprile 2010) |