Maria Nieves
si è sentita restituire alla vita e un po' anche alla
sua gioventù, quando è entrata per la prima volta al
Nacional (emblema del teatro porteño) dopo aver ballato
nelle latterie che abbondano attorno a Corrientes con
un tanguero ancora sconosciuto che faceva fatica a farsi
apprezzare.
Tra il 1951 e il 1954
è stata la solita vitaccia degli artisti, poi è scoppiata
la festa. Copes è diventato di colpo un personaggio
che gli impresari si contendevano con le tasche piene
di dollari e Maria Nieves ha speso una fortuna per una
camicetta arancione con una scollatura generosa, gonna
a campana stretta da una cintura gigantesca e i capelli
arrangiati come la Gina Lollobrigida del 1954 in visita
a Buenos Aires mentre sugli schermi furoreggiava "Pane,
amore e fantasia".
Verso la fine del 1955
l'impresario Carlos Artagnan Petit ha proposto a Copes
di mettere assieme una compagnia di giovani, cosa che
il ballerino ha fatto reclutandoli dappertutto: nella
milonga del Club Atlanta, al Centro de Protección Reciproca
de Choferes, al Club Español, al Tábano, al Club Villa
Cerini di Saavedra. Il 30 dicembre c'è il debutto al
Nacional con la rivista "Año Nuevo, chistes viejos"
("Anno nuovo, scherzi vecchi"). Un bel successo, ubriacante
per dieci coppie di ballerini che si erano allenati
nello scantinato di una fabbrica. A Maria Nieves il
palcoscenico del Nacional sembrava troppo grande, gli
applausi scroscianti la intimorivano e si sentiva morire
dalla vergogna quando il pubblico chiamava fuori i ballerini
a fine spettacolo. "Non avevamo abbastanza scuola, però
il successo ci faceva volare. Io pensavo di essere Cyd
Charisse e Copes si immedesimava in Gene Kelly".
Carlos Artagnan Petit
gestiva anche il Tabarìs, in quell'epoca in concorrenza
con il Chantecler che era assolutamente lussuoso e di
gran classe. Però l'ambiente del Tabarìs era più importante,
ministri, ambasciatori, aristocratici. Le dame erano
elegantissime nei loro abiti lunghi.
"E poi-dice Maria Nieves- erano ricoperte d'oro e di
pietre preziose. Io le spiavo da dietro il sipario,
le ammiravo incantata".
Il Tabaris metteva in
scena lo stesso spettacolo del Nacional ma un po' tagliato
e poi c'era l'atmosfera del locale notturno più che
del teatro: le coriste si vestivano con un asciugamano
che spesso cadeva a terra, qualche ragazza aveva addosso
solo tre piume. Tutto ciò contrastava molto con i ballerini
di tango. Maria Nieves aveva un fazzoletto al collo,
una gonnellina nera, una camicetta e le scarpe basse
perché non aveva ancora imparato a ballare coi tacchi.
Due anni dopo è tutta un'altra vita. La coppia Copes-Nieves
balla al Chantecler in uno spettacolo ("Tango versus
Rock") che li porta direttamente a Las Vegas. Da qui
riparte con Astor Piazzolla per una tournée che attraversa
tutta l'America.
Tutto ciò che è accaduto
dopo, sino al momento in cui la coppia si è sciolta,
fa parte della routine dei ballerini di successo internazionale,
viaggi in tutto il mondo, applausi in tutto il mondo."E'
stato come un lungo film- dice Maria Nieves- sono stata
una donna molto fortunata. E la cosa continua, visto
che sto facendo Tanguera. La differenza è che oggi faccio
vedere le gambe un po' meno".
Foto
di Mario Albarracin - www.tanguera.com
( 2008)
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