Impiegato che si reca al lavoro esclusivamente per incassare
lo stipendio, una parte del compenso spetta a chi haprocurato
il lavoro al beneficiato!; alludo anche alla abitudine diffusissima
fra i giovani di adoperare boludo/a -letteralmente coglione/a-
voce che in pratica sostituisce il pronome impersonale Che,
o anche il nome e cognome di gran parte dei giovani argentini,
anche se sono studenti universitari. Il presidente sostiene
che sono voci da considerarsi parte del Lunfardo, un suo naturale
ampliamento.
Siccome sono di La Plata
è inevitabile parlare di una conoscenza comune, Mario
Teruggi, personaggio molto platense: scienziato e naturalista
perfezionatosi a Londra, saggista, scrittore e linguista autore
di Panorama del Lunfardo (Sudamericana, 1979); diversamente
da Gobello, Teruggi sostiene la gergalità del Lunfardo;
invece se per Gobello sarebbe troppo parlare di una lingua,
si tratta almeno di un vocabolario e di un lessico che rinnova
permanentemente il parlare del popolo: mentre il gergo è
confinato a un gruppo, il lunfardo attraversa l’intera
società. Anche Teruggi ha creato un dizionario e le
voci non sempre concidono con i dizionari di Gobello.
Faccio presente la diffusione
di nuove parole molto in uso a La Plata e che non si trovano
sui dizionari della Academia: Lona -estar en la- letteralmente
essere al tappeto, ossia in grave difficoltà economica;
chicanear prendere di mira verbalmente qualcuno; Galgos -soltar
los- galgo: levriero, l’espressione letterale è
liberare a qualcuno i cani: significa ritirare a qualcuno
la propria stima o amicizia; Piscui, sciocco; Manuel o Mani,
sciocco. Immediatamente Marcelo Oliveri mi invita a trasmettere
loro le nuove voci, la loro attività di raccolta e
ricerca di nuove voci è incessante … acquisto
un paio di libri e mi viene fatto omaggio di altri due recentissimi,
con tanto di dediche:
Tangueces y Lunfardismos de la
Cumbia Villera, José Gobelo – Marcelo Oliveri
(Corregidor 2003)
e El Chamuyo de las Tribus Urbanas, Marcelo Oliveri (Cachafaz
2009).
Il primo
studia il contributo al paroliere lunfardo della musica
del litorale della Colombia, trasmesso dagli immigranti
dell’altopiano presenti in Argentina, si tratta di
voci molto diffuse negli ambienti delle villas miseria:
agglomerati interstiziali e periferici di precarie casette
abusive; il secondo volume affronta un tema che ha già
prodotto recentemente una decina di saggi, l’ampliamento
del linguaggio giovanile declinato attraverso le telenovelas,
il rock argentino, il rap, internet, i graffiti e l’appartenenza
a tribus metropolitane diverse.
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Academia
Portena del Lunfardo
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Josè
Gobello
giornalista |
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Gobello ci esprime la sua preoccupazione
per il deterioramento ed impoverimento del linguaggio dovuto
ai media e in particolare ad alcuni comunicatori che sostituiscono
gli argomenti con l’urlo e l’abitudine di squalificare
l’avversario; l’impoverimento comprende anche
la sostituzione del congiuntivo con il condizionale -tutto
il mondo è paese!-.
Chiedo al maestro se prevede un viaggio in Italia, e ci
risponde che non va più da nessuna parte, ci racconta
anche del furto che ha subito sua moglie di recente per
strada e che le è costato la frattura di un braccio,
ad opera di un motochorro, -chorro: ladro.Verifico che motochorro
non appare in nessuno dei dizionari dell’Academia,
perciò deduco che Gobello probabilmente ha appena
scoperto un’altra parola!
( 2010)
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Tito
Roccatagliata |
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Il
lunfardo e la bella polacca
In certi caffè di un'epoca ormai lontana, dove
le dolci ragazze polacche per attaccare discorso chiedevano
una sigaretta, si potevano incontrare sciupafemmine
di fama come Eduardo Arolas e il suo amico Tito Roccatagliata
(1891-1925).
La sigaretta veniva richiesta
in polacco, magari più di una, erano le papierosów,
e non venivano mai negate, un po' per il sorriso, un
po' per gli occhi tristi. Per gli argentini la pronuncia
polacca era qualcosa di arduo ed allora è arrivato
in loro soccorso il lunfardo e nel linguaggio del popolo
la papieros è diventata la papirusa, vocabolo
che ha finito per indicare quel tipo di ragazza che
aveva il compito di tener compagnia al cliente del caffè,
dove magari cantava anche una canzone.
Appunto
alla papirusa ha dedicato una delle sue poche composizioni
Tito Roccatagliata, virtuoso del violino che nel 1917
Roberto Firpo ha portato nella sua orchestra alla Giralda
di Montevideo per suonare per la prima volta La Cumparsita.
Il tango Elegante Papirusa è stato registrato
da Osvaldo Fresedo nel 1922. E' bello ancora oggi per
il suo profumo porteño e forse anche della sospirata
sigaretta.
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