La contrapposizione è stata violenta, molte copie
del libro sono state ammucchiate e bruciate davanti
al numero 123 di Paranà dove Oscar Himschoot aveva
preso in affitto gli uffici nei quali ha passato tutta
la vita principalmente alla ricerca della nascita
del tango.
Una tana nella quale
ha ammucchiato dischi antichi e nuovi, film, spartiti,
fotografie, libri introvabili. Era divenuto un punto
di riferimento per i collezionisti sparsi in tutto
il mondo, Himschoot aveva sempre quasi tutto.
Al
quinto piano di quel caseggiato gli uffici con il
numero 14 sono diventati anche la sede della rivista
bimestrale Club de Tango che ha fondato nel 1997 pubblicando
di numero in numero storie e ricordi di un tango lontano
che Don Oscar frugava per il piacere di porgere all'universo
degli appassionati, pezzo dopo pezzo, quella Buenos
Aires che non c'era più, madre di una musica e di
unadanza che da un secolo e mezzo stregano il mondo.
Commerciante per amore più che
per affari, Oscar Himschoot si è sempre definito un
giornalista. Ha scritto in effetti tanti articoli
ma anche tanti libri.
Minuziosa e ineguagliabile
tutta la storia dei caffè di Buenos Aires che hanno
accompagnato la nascita del tango. Meticoloso e
senza fine il suo viaggio nel lunfardo, il cordone
ombelicale che lega il tango alle storie oscure
dei bassifondi e delle strade di Boedo dove si affollavano
i poeti popolari.
Generoso e cordiale,
anche chi gli ha acceso i falò sotto l'ufficio lo
ha benedetto perché Don Oscar è stato un grande personaggio
del tango. Ha cominciato ad ammalarsi un anno e mezzo
fa quando un virus è entrato nel suo computer e gli
ha distrutto tutto l'archivio. Il dolore lo ha annientato.
Il Club de Tango é
ora portato avanti dalla sua nipotina, Jimena. Questo
portale ha ricevuto l'anno scorso l'iscrizione all'album
d'onore del Club, per noi è stato un premio importante.
(
2005)