Prima
qualche battutina ironica, poi parole che mettono in dubbio
le sue qualità di compositore. E alla fine Félix Rivas
dice:
- Enrique,
per dimostrare di non essere un bluff devi comporre un
tango che Lola deve essere in grado di cantare. - Va bene
- dice lui - domani
sarà pronto. Guarda
l'orologio, è già domani perché sono le quattro del mattino.
Si sente addosso una certa ansia, accompagna Lola a casa
con gli amici dietro e poi affretta il passo per andare
a dormire. Ma gli amici non gli danno tregua e dopo che
Enrique è entrato nel portone cominciano a fare un chiasso
d'inferno, risate e battutine, proprio sotto la sua finestra.
Non ci può far niente. Va nell'altra stanza, dove c'è
il pianoforte e comincia a suonare. Alle sei e mezza il
tango è pronto. C'è anche il titolo, La Morocha. Ma è
soltanto musica, le parole? Esce di casa come un matto,
si precipita da un amico che conosce bene la musica ed
è anche capace di comporre versi. E' già qualcuno a Bs
As, due anni prima ha composto El Choclo, un tango che
è piaciuto molto.
Angel Villoldo sta ancora dormendo,
sono le sette del mattino quando il campanello si mette
a suonare con insistenza. Fa appena in tempo a girare la
chiave della porta:
- Aiuto-aiuto,
ti prego e ti scongiuro, dimmi subito di sì. Gli
racconta quello che sta succedendo, Villoldo è divertito.
- Devo
bere dei caffè
- Ma
intanto ti metti a scrivere? Alle
dieci e mezza il tango è pronto:
Yo soy la Morocha
E' in programma un'altra volata.
Devono assolutamente trovare Lola che non sta dall'altra
parte della città ma quasi. In casa Lola non c'è. Enrique
è disperato, Villoldo si attorciglia nervosamente i baffi
che sono già attorcigliati.
E' la mattina di Natale, dov'è andata
Lola, non avrà un amante? Sono fermi sul marciapiede, Villoldo
guarda il cielo, Enrique guarda un cane con una tale ferocia
che quello, forse per paura di essere azzannato, se ne va
di corsa.
- Enrique! Lola
è lì con la bicicletta, è andata a fare un giro perché muore
di caldo.
-
Ti ho portato un regalo! Enrique
sa che Lola immagina di che cosa si tratti ma non importa.
- Ho
composto un tango per te, Angel ha scritto le parole, questa
sera lo canti? Vanno
a casa di Enrique. Lola vuole prima ascoltare la musica,
poi deciderà. Le piace. Adesso le parole. Bello, bellissimo.
Alla sera il ritrovo al Caffè Reconquista è per le undici.
Ronchetti ha preparato un piccolo presepio sul tavolo, la
stella di Natale non si accende, malauguratamente la pila
è scarica.
|
Gli amici della sera prima sono
già sul posto quando Lola entra nel locale davanti a Villoldo
e a Enrique. Ronchetti ha procurato un pianoforte. Dopo
le trenette al pesto il padrone del locale si schiarisce
la voce ed annuncia Lola che canterà un nuovo tango. Anche
se non è in forma smagliante alla fine dell'esibizione Lola
riceve una montagna di applausi. Sono sinceri, Lola è costretta
a cantare La Morocha otto volte, è sicuramente un successo.
Anche gli amici sono in estasi:
- Enrique, noi scherzavamo,
avrai capito
Il deputato Félix
Rivas gli allunga una busta, dentro ci sono cento pesos.
-
Ho perso
la scommessa, qualcosa devi vincere.
Due mesi dopo l'editore Luis Rivarola mette La Morocha sul
mercato. La prima edizione, soltanto musica, stranamente
dedicata ai soci del Club della Pelota, vende 280 mila esemplari
a 70 centavos l'uno. E' una fortuna ma il rappresentante
di Enrique Saborido che tiene i rapporti con la Casa Editrice,
scappa con i soldi. La seconda edizione e le successive
sono cantate da Flora Rodriguez, Linda Thelma, Pepita Avellaneda.
E' un grande successo. Si dice che La Morocha sia stato
il primo tango ad arrivare in Francia.
E' poco probabile visto che Villoldo
era già a Parigi all'inizio del 1905, in ogni caso il successo
parigino de la Morocha è stato talmente convincente da consentire
ad Enrique Saborido una vita piuttosto disimpegnata. Anche
Felicia, di qualche anno dopo (1910, dedicato a doña Felicia
Ilarregui, moglie dell'amico Carlos Mauricio Pacheco) sarà
un bel tango ma dal punto di vista commerciale un po' meno
fortunato. Lola è stata una meteora nella vita del ballerino-compositore
che ha poi sposato Urbana Nicasia Ruiz. Qualche tentativo
di fare cassetta sulla falsariga della Morocha non è mancato.
Una compositrice ha presentato La Rubia, Vicente Greco ha
composto El Morochito. Persino Saborido ha cercato una seconda
fortuna con "La figlia della Morocha."
L'unico che ha suscitato un certo
interesse è stato l'autore di una parodia de la Morocha
(Los Mammertos) che Buenos Aires ha accolto piuttosto divertita.
L'autore era uno sconosciuto. Chiaramente uno pseudonimo.
Dietro il quale, ancor più divertiti, si celavano i baffi
attorcigliati di Angel Villoldo.
( 2003)
|